(Fastball Music) Hanno pubblicato due album tra il 2011 e il 2017 e solo ora, nel marzo del 2024 i tedeschi Inner Axis ne presentano un nuovo, dopo tanto tempo nel quale i tedeschi hanno realizzato solo qualche singolo. Inner Axis sono in equilibrio tra power, heavy e thrash metal, attraverso dei pezzi che in buona misura sono tutti di un certo impatto. In questo favoriscono i riff che suonano sempre ben potenti, oltre all’inserzione di assoli. Dal punto di vista power incide qualche coro, linea di cantato, l’inserimento di qualche synth che aiuta a produrre quel genere di situazione. Poi il resto è davvero un urto heavy metal con fasi più spinte e appunto conseguentemente neo-thrash metal. Emergono più influenze di Iron Maiden, certamente qualcosa dei Judas Priest, forse anche grazie anche al fatto che ora con Zacharia Crosos  alla chitarra c’è anche il nuovo arrivato Nino Helfrich, un ex Iron Angel, Aeon Gods e altri. I due si producono in alcune cose in stile chitarre gemelle, oltre a riuscire a spingere bene in quelle saltuarie ma già indicate come presenti, fasi sia power che thrash metal. Poco oltre cinquanta minuti che passano in maniera abbastanza gradevole ma più ascolti aiutano ad assorbire questo lavoro che gli manca poco per essere completamente accattivante. Qualche arrangiamento più catchy, qualche strofa in meno, dei cori in più e magari maggiormente epici renderebbero il tutto per l’appunto ancora più accattivante. Anche il penzolare tra l’heavy metal e altro in qualche canzona si percepisce qualcosa di incompleto. La band possiede delle basi e il suo ritorno unito a un’attività costante sarà solo un toccasana.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10