(Everlasting Spew Records) Nuova entità devota alla spietata violenza sonora, tra riff velocissimi, ultra-tecnici, letali, sulfurei sempre sferzati da linee vocali demoniache. Non è una band di pivelli, anzi, in questo calderone di corpi massacrati in un pogo infernale ci suonano un manipolo di devastati non certo nuovi sulla scena estrema italiana. E non! Tanto per cominciare alle pelli c’è quel assatanato di Kevin Talley (Suffocation, Dying Fetus, Misery Index, Decrepit Birth, Dååth e molti altri). Davanti a lui Riccardo Rogari al basso e Stefano Rossi Ciucci alla chitarra, entrambi militanti nei Bloodtruth… e come frontman quell’animale da palco di Stefano Borciani, frontman dei Demiurgon (side project di membri dei noti Darkend!): praticamente una milizia concentrata nel più totale massacro fisico e sonoro, gente che sa perfettamente come sconvolgere il suono, pestando duro sull’acceleratore, infierendo con prepotente potenza micidiale! Gli ‘echi del mondo morente’ sono probabilmente alla radice dell’idea: l’EP è stato registrato in quarantena e riflette perfettamente quel sentimento di rabbia e generale ferocia che degli artisti death metal sono in grado di trasformare in tracce audio, le quali esplodono con impeto e non prendono prigionieri. La opener “Obliteration” mescola death ultra classico ricco di mid tempo con un death tecnico sparato il quale lascia esagerare in modo sublime l’ottima batteria ed il tagliente basso. I tempi tirati di “Embrace The End“ non lasciano il tempo per respirare in modo salutare. Guerrafondaia, acidamente melodica, veloce ma anche cadenzata, tanto da arrivare ad un gusto epico la conclusiva “Atonement”. Tre soli brani, pure brevi (l’EP dura poco più di dieci minuti), ma un concentrato di precisione dal gusto clinico, un’accuratezza cinica e sanguinolenta.

(Luca Zakk) Voto: 8/10