(Everlasting Spew Records) No, no, no! Mamma proprio non vuole che tu ascolti a palla gli italiani Instigate. No! Giammai! Troppo rumore, troppo casino, volume sempre troppo alto… anche in cuffia! Ma dopo quella presentazione intitolata “Echoes Of A Dying World” (recensione qui), questi quattro animali capitanati dalla bellissima barba del frontman Stefano Borciani (Demiurgon), supportati dal massacro di pelli  di Kevin Talley (Dååth, ex Dying Fetus… un uomo che è in forza o è stato in forza in infinite band di metal estremo), e con le corde di varia sezione in mano a mezza line up dei technical brutal death metallers Bloodtruth, questo  “Unheeded Warnings Of Decay” altro non fa che esprimere le più spontanee e naturali emozioni del giorno d’oggi, della gente di oggi, delle persone che incontri ogni cazzo di giorno il quale, con le sue venti-quattro fottute ore, dura ben più del necessario, del tollerabile. Death metal puro. Ma non manca quella vena grind che fa bagnare parti del corpo tanto intime quanto impensabili. “Witness of the End Times”? Dolore. “Haruspex”? Sofferenza. “Indoctrinated Reborn”? Le pene dell’inferno. “Obliteration”? Assalto frontale. No, i dannati Instigate non fanno alcuna ballad per sedurre la femmina di turno, non sono un cazzo romantici e nemmeno si degnano a suonare parentesi rilassanti con dei mid tempo suggestivi. Sono semplicemente cattiveria, violenza, sudore e zolfo. Davvero, “Unheeded Warnings Of Decay” è il male. È un massacro dal primo all’ultimo minuto. Negazione della pietà. Annullamento di qualsivoglia fottuto rispetto!

(Luca Zakk) Voto: 8/10