(Ghastly Records) Per la miseria, son vecchio per questa musica. Troppo complessa… Scherzi a parte, i nostrani Integral hanno deciso di accendere un bel braciere e mettere molta, ma molta carne al fuoco con questo album. Un crogiolo di vari stili che son stati fusi assieme per dare vita ad un amalgama molto complesso e molto aggressivo. Già l’intro non è delle più semplici, strutture musicali piuttosto articolate fanno da apripista ad una serie di tracce che mette in evidenza la possente voce del cantante, in grado di emettere suoni gutturali quanto urla più stridule. Bellissima questa dicotomia, che si ripresenta a livello musicale anche grazie a brevi ma ragionati innesti di parti lente e melodiche. Attorno a queste ultime, quintali di linee sonore si intrecciano a formare un muro musicale dalle tinte prog metal molto marcate. Eppure, soprattutto grazie alle parti vocali non ci si dimentica mai, per tutto l’ascolto del cd, che si ha tra le mani una produzione death. L’esecuzione e la registrazione sono limpide, cristalline. Il giusto connubio per far emergere con distinzione le varie tracce che si accavallano l’un l’altra andando a formare un disco solidi e compatto, senza riempitivi o inutili dimostrazioni di tecnica. Bellissimo anche il nome dell’album, sempre per restare in tema di dicotomia, nonché la copertina… Insomma, a me tutto in questa release fa pensare che questi ragazzi hanno messo amore e intelligenza in ogni aspetto. Più di così…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9,5/10