(Argonauta Records) Tornano a distanza di sei anni dal debutto “Womandile” i lombardi Jena, band che proprio grazie all’ottimo esordio si è ritagliata un posto al sole nella scena sludge/stoner. Dopo alcuni cambi in seno alla line up, la formazione tricolore si ripresenta con “Graboid”, un lavoro che segna una notevole crescita a livello di songwriting, tanto che potremmo riassumere lo stile degli Jena come l’anello di congiunzione tra gli ultimi Pantera ed i primissimi Down. Non mancano infatti alcuni assalti vicini al thrash, ma la maggior parte dei brani si snoda attraverso riff pachidermici pesanti come uno schiacciasassi, potenti linee di basso ed una batteria che alterna bene ritmiche cadenzate e quadrate a vere e proprie cavalcate metal. La voce è molto versatile, passando con disinvoltura da parti pulite e melodiche ad altre in scream, molto vicine a quelle del Phil Anselmo più incazzato. Davvero coinvolgenti anche le sporadiche incursioni dentro il blues, un mix tra Orange Goblin e Blue Cheer iper vitaminizzati. Un disco pesantissimo, brutale ed arrogante, eppure decisamente orecchiabile e diretto allo stesso tempo. Una band che non teme confronti, nemmeno se paragonati alla ‘sacra triade’ dello sludge formata da Down, Crowbar e Eyehategod.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10