(Limb-Soulfood) Cari (e sempre più rari) appassionati di power metal… meno male che esistono ancora band come i Last Kingdom! Questi ragazzi svedesi sono al debut dopo due demo e sono evidentemente cresciuti a pane ed Helloween (come del resto loro stessi dichiarano): “Chronicles of the North” sembra composto nel 1997 e scongelato quindici anni dopo per la gioia dei nostalgici della golden era. La traccia che dà il titolo all’album è subito uno spettacolo di doppia cassa, tastiere sbarazzine, testi fantasy, con il break finale da applausi: devo davvero fare i nomi di Stratovarius (soprattutto), Sonata Arctica e Freedom Call? Allora ci aggiungo soltanto un’altra band meno nota, i tedeschi Crystallion, che per certi aspetti mi sembrano il referente più vicino. Cori maideniani alla fine di “Warrior Kings” mescolano un minimo le carte in uno dei brani più classicisti della storia; “Silver Moon” è un up-tempo scatenato, mentre “The World is dying” ha una apertura così ingenuamente happy metal da risultare quasi imbarazzante. “Fate” ha una attitudine vagamente più heavy; si chiude ancora in tripudio di doppia cassa con “Lost”. Imperdibile per chi vorrebbe ancora che il mercato pubblicasse dischi come “Legendary Tales” dei Rhapsody e “Somewhere out in Space” dei Gamma Ray: tutti gli altri facciano il piacere di stare zitti, non mi sembra che ‘noi’ veniamo mai a farvi notare che gli album della scena death o black ci sembrano tutti uguali…

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10