(Metalville Records) La musica di “River Of Diamonds” è stata scritta da Tommy Olsson (Theatre Of Tragedy, Long Night), collega inseparabile collega della cantante (anch’essa ex Theatre Of Tragedy) nella cittadina norvegese di Stravanger. Olsson oltre ad essere l’autore dei pezzi ha anche suonato tutti gli strumenti nell’album. “River Of Diamonds” segue la direzione del precedente EP del 2021 “Have Courage Dear Heart” di Liv Kristine. Spicca la canzone “Our Immortal Day” che è un duetto tra Østen Bergøy (di Long Night e Tristania). Le due voci si lanciano in un mood totalmente Sisters Of Mercy che diventa seducente con il controcanto della Kristine, meno ombroso rispetto a quello della controparte maschile ma cadenzato sulla musica. Il dark ma soprattutto il gothic sono elementi che calzano nella scelta di stile della cantante, la quale storicamente proviene proprio da un universo gothic metal e non solo. Tutto ciò si avverte durante i pezzi di “River Of Diamonds”, come “Maligna” che musicalmente non è lontana dal gothic dei Sisters Of Mercy e quel filone degli anni ’80, però resa più frizzante dal cantato dinamico e vivace. “In Your Blue Eyes” propone un tocco vagamente eighties, di fatto è una sorta di AOR agile e ben arrangiato. Nella title track compare la partecipazione di Fernando Ribeiro dei Moonspell e, tornando sugli ospiti oltre ai due già menzionati, le due sorelle, Liv Kristine e Carmen Elise Espenæs (Savn, Midnattsol), duettano in “Love Me High”, mentre il marito di Liv Kristine canta con lei in “Pictured Within” di John Lord. Le cover presenti nell’album sono due, l’altra è “True Colours” un gran classico di Cindy Lauper. Liv Kristine è vocalmente eccellente, soprattutto per il suo registro vocale non unico, la norvegese usa più stili e soluzioni nelle diverse canzoni. In quasi un’ora Liv Kristine e Tommy Olsson rendono questo album davvero piacevole, nonostante qualche canzone meno riuscite rispetto ad altre, pur non deludenti però nell’economia generale dell’album. Tre i pezzi ‘sentimentali’ o d’atmosfera, la già citata cover di Johh Lord che è a due voci con accompagnamento del pianoforte, “Gravity” lentissima, malinconica, con un filo di elettronica e la armoniosa quanto fosca e neo-folk “If I Am Dreaming”. “River Of Diamonds” concede qualche tratto pop, come il duetto delle due sorelle e la successiva “Serenity”, però sussistono alcuni pezzi di stampo melodic-gothic nonostante l’elemento metal nell’album venga annacquato, smorzato nei toni e senza persistere ovunque. Un aspetto che non spiazzerà chi conosce questa artista.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10