(Sony/MIG) Lance Lopez è nato in Louisiana ed è poi cresciuto attraverso diversi stati del sud, a 14 anni era già un chitarrista professionista, esibendosi con Lucky Peterson, Johnnie Taylor, Buddy Miles e tanti altri. Il primo album “First Things First” è del 1998 ne sono poi seguiti altri. “Handmade Music” nasce attraverso le mani esperte di Jim Gaines, produttore per Santana (“Supernatural”), Steve Miller Band, Steve Ray Vaughan e il suo contributo nei suoni è nettamente udibile. Il merito del tutto però spetta alle abili mani di Lopez (oltre al bassista Chris Gipson e al batterista Jimmy Dereta), un chitarrista blues dall’energico tocco rock. Il primo pezzo, “Come Back Home” ricorda la carica di Steve Ray Vaughan e “Hard Time” ha un riffing portante di matrice zeppeliana. Più di “Let Go” è “Dream Away” ad avere pathos e un feeling trascinante e southern. Non mancano le sane e robuste raffiche blues, “Your Love”, “Black Cat Moan” (una cover di Don Nix) e “Travelling Riverside Blues” (ovviamente di Robert Johnson). Trai i brani ricchi di fascino si cita doverosamente anche la strumentale “Vaya Con Dios”. I pezzi di Lopez più inclini al rock, sono “Letters” e “Get Out and Walk”. Attenzione però, esiste una versione limitata dell’album, nella quale compaiono due ottime bonus track, in particolare lo slow blues di “Lowdown Ways”. Agli orfani di Steve Ray Vaughan, ai malinconici del blues di classe, a coloro che amano le radici del rock, ecco a chi guarda la travolgente Stratocaster del magnifico Lance Lopez.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10