(autoproduzione/Vomit In Silence Records) Non ci mettono molto questi quattro deathsters della Transilvania a tirare giù tutto. Devastare ciò che li circonda. Lo fanno con i tre pezzi, poco più di dieci minuti, che compongono questo EP. Produzione pesantissima che anticipa il full length previsto durante il 2012. Death cattivo, grezzo, sporco. Materia organica marcia nella quale si è costretti ad infilare le mani, una morbosa punizione, percependo il madido calore della putrefazione, mentre cose viscide si muovono sfiorando, toccando, strisciando, in una purulenta estasi che si espande ovunque. Tuttavia c’è molta tecnica nei LOUDRAGE, i quali si focalizzano poco sulla velocità, e molto più su una cadenza, talvolta quasi tribale.  Interessante il range vocale di Molester, il quale, secondo me, ha molte più qualità di quelle richieste per vomitare tutta questa rabbia nel microfono dei Loudrage. Peccato duri poco. La completa putrefazione ha bisogno di tempi più lunghi.

(Luca Zakk) Voto: 6,5/10