(Nordvis Produktion) È sempre magia quel che Nachtzeit riesce a materializzare con il suo progetto Lustre. Profondamente legato all’ambient, al dungeon synth, con una marcata ma remota radice black, Lustre abbraccia sempre l’intensità della natura, in tutta la sua espressività mistica, tanto delicata quando spietatamente violenta. “Quiescence” apre in una dimensione onirica, suggestiva, incantevole… prima dell’imponente ingresso fragoroso delle chitarre, le quale sostengono il progredire ipnotico di dungeon synth che cambia, evolve, ospitando anche le urla strazianti di Nachtzeit, come sempre relegate in uno sfondo tetro, inquietante, destabilizzante. Più introspettiva “Faith”, con quegli archi e quei tuoni di sapore sinfonico, contorta e provocante “Thirst”, prima della malinconia marziale della conclusiva “Alleviation”. Ottavo album, il primo registrato in uno studio professionale e non fatto in casa. Quattro imponenti brani che si legano a tutto il materiale precedentemente pubblicato in questi quasi quindici anni di attività. Lustre è una cosa unica, identificativa, personale, molto profonda… e “A Thirst for Summer Rain” è solo un nuovo viaggio attraverso in paesaggio incantato.

(Luca Zakk) Voto: 9/10