(ViciSolum Productions) Ed ecco la seconda parte del concept che i danesi Manticora hanno iniziato, due anni fa, con “To kill to live to kill” (i motori di ricerca impazziranno a distinguere i due dischi…): Lars F. Larsen e soci sono ancora in grande spolvero, e se pur l’effetto sorpresa del loro ritorno si è diradato, il loro sound resta comunque qualcosa di pressoché unico all’interno del panorama power (inteso in senso molto lato). I danesi si giocano subito una suite di oltre 14 minuti, summa del Manticora-sound: partiture impazzite, improvvise accelerazioni ai confini del thrash (e, come già nella prima parte, anche oltre, in territori extreme metal), rallentamenti anche acustici altrettanto inattesi, un complicato refrain power/prog. Bravi! Torrenziale, incessante “Slaughter in the Desert Room”; “Katana – Death of the Meaning of Life” dà l’impressione di essere una automobile impazzita, che frena e riparte incessantemente. Straniante “Tasered – Ice Cage”; c’è poi spazio per quella che potremmo definire la power ballad, “Goodbye Tina”, un brano in ogni caso arcigno e spigoloso, che lascia un senso di inquietudine. Si chiude con la velocità più lineare (sempre con le dovute proporzioni…) di “Katana – Beheaded”. Inferiore al primo capitolo, ma sempre originale.

(René Urkus) Voto: 7,5/10