copmastercastle2(Scarlet Records) I Mastercastle di Pier Gonnella hanno ormai raggiunto l’invidiabile status che tocca soltanto ai grandi del metal: già prima dell’acquisto, l’ascoltatore sa che si troverà di fronte un prodotto di grande qualità e con un sound ben definito e immediatamente riconoscibile, per cui può andare, come si suol dire, a colpo sicuro. Anche questo “Enfer”, il quinto full-“length” della band milanese, offre un power che si tinge di volta in volta di neoclassico o di progressive, e ricorda da vicino le migliori band che l’Italia abbia offerto in questo genere, a cominciare naturalmente da Vision Divine e Labyrinth. Tuttavia, è quasi ovvio sottolineare come la band abbia comunque una propria, spiccata personalità, per cui il prodotto finale è molto ‘adulto’ e contemporaneamente assai cool, senza mai essere derivativo! “The Castle” è una godibilissima opener: la voce di Giorgia Gueglio è sempre più calda e versatile, un vero piacere per l’ascoltatore, e su un gradevole tappeto di keys Pier Gonnella fa praticamente quello che vuole, dispensando la sua classe a destra e a manca. Indovinate anche le melodie aperte e solari di “Naked”, mentre con “Pirates” siamo dalle parti di un symphonic power che definirei vellutato, tanta è la grazia dei suoni e della prestazione di Giorgia. Vincente il ritornello della title track nonché singolo, mentre “Throne of Time” è un power veloce e grintoso; ma va menzionata anche “Pirates”, che ha le escursioni strumentali più stimolanti. A fine scaletta, la trionfale “Venice” è il preludio allo strumentale neoclassico “Coming Bach”, che naturalmente gioca con alcuni temi del compositore tedesco. Un disco soddisfacente sotto tutti i punti di vista, con i migliori auguri dalla redazione per una visibilità che sia sempre più internazionale.

(René Urkus) Voto: 7,5/10