(Autoproduzione) Dopo il debut del 2018 (recensione qui), i bulgari Metalwings si riaffacciano sul mercato con il mastodonte “A Whole New Land”, quasi 70 minuti di gothic/symphonic metal di nuovo non stellare ma certamente di buona fattura. La titletrack si sviluppa per oltre otto minuti, e quasi metà sono una progressione strumentale molto varia e intrigante che fa da intro; il brano poi si ‘standardizza’ su svolazzi symphonic, comunque ben concepiti e a tratti fiabeschi. “Monster In The Mirror” si giova, sul refrain, di scatenate ritmiche estreme; il pianoforte è fondamentale nelle evoluzioni barocche di “I See Your Power”. La band si lancia poi in potenti orchestrazioni sinfoniche, quelle che animano “Silence”; “Still Believe In Us” è una ballad rarefatta e struggente, con i sussurri di Stela Atanasova in grado di emozionare. “Killer Of The Angel’s Love” è il secondo brano più lungo, dato che sfiora gli otto minuti: possiamo considerarlo una mini-suite con molti elementi gotici, tanto che si pensa spesso ai vecchi Within Temptation. Charmante melodia in “Wonders Of Life”; anche il crescendo di “Second Chance” è degno di menzione. Il disco si chiude con la più riuscita delle ballad della scaletta, la canzone in bulgaro “Milo Moe Libe”, in cui ha un ruolo preponderante il violino; anche nel debut, peraltro, i nostri avevano seguito la stessa strategia della ballad in lingua. Un outsider che, se non siete stanchi di un sound fra i più abusati degli ultimi anni, potete certamente considerare favorevolmente.

(René Urkus) Voto: 7,5/10