CD 3 panel accordion fold template(Bakerteam Records) Lascivi, scoppiati, espliciti. Che poi un titolo del genere non fa altro che rivelare tutto, spiegare l’essenziale, denudare la follia, esaltare l’edonismo! La loro musica è esplosiva, melodica, intensa… emana l’energia dello sleaze tutto whisky e feste, diffonde tutto lo spirito dell’hard rock… e alla fine emerge quell’essenza che nel passato mi ha fatto impazzire con bands quali Motley Crue, Skid Row, Ratt e Winger! Le dieci tracce sono toste, subdolamente catchy, e li dentro c’è molta della nitroglicerina che pompa nelle vene, pronta a deflagrare creando un casino totale. “Midnight Revolution” è scatenata e scazzata, ma non dimentica cori, melodie e chitarre fantastiche, “Feed Me With Lies” è lineare ma pulsante, elettrizzante, sconvolgente, mentre si rivela intensa e coinvolgente la power ballad “No Matter”. “’Till It’s All Gone Away” è un pezzo bastardo, in quanto richiama momenti storici e gloriosi di band eterne come gli Skid Row, ma risulta comunque fresco, potente, catchy ed offre ulteriore spazio all’ottimo singer e alle provocanti chitarre. I Midnight Sin vanno fuori controllo con “Rise & Yell” -una canzone che può mettere in crisi la sicurezza di un palcoscenico- mentre diventano sensuali con “Code: 69”, roba da groupies in fila per due. “2 Words” completa la devastazione di “Rise & Yell”, prima della conclusiva romanticissima ballad “Sweet Pain”, intensa, orchestrale… pericolosissima per tutte quelle che vogliono tornare a casa dal concerto con l’abbigliamento intimo ancora intatto, mentre il ricordo della “purezza” va scemando. I Midnight Sin sono maledettamente hard & glam. Ricreano oggi sballi degli anni ’80, tutte cose delle quali sentiamo una mancanza estrema. Che poi siano originali o meno, innovativi o meno, non frega proprio a nessuno, specie quando il volume è alto, il sudore in eccesso e l’equilibrio mentale è uscito dal retro. Questo è sleaze, questo è hard, questo è glam, e loro sono giovani, hanno un’immagine da urlo… e… non vengono né da Los Angeles e nemmeno dalla Svezia. Mi piace immaginarli mentre leggono -senza traduttore- queste parole, bevendo e fumando, con un paio di tizie lascive che li provocano, il tutto pochi minuti prima di andare sul palco per un’altra senza senza controllo.

(Luca Zakk) Voto: 8/10