copmindtech(Tri-Tech Music) Piuttosto complicata la storia dei norvegesi Mindtech, band progressive metal che, fra cambi di nome e di line-up, era riuscita finora a dare alle stampe soltanto un full-“length”. Oggi esce questo convincente ep che vuole essere l’antipasto per il nuovo album. La titletrack, con cui si aprono i venticinque minuti del disco, riesce a essere contemporaneamente melodica e molto seria e impostata; la cristallina voce di Mathias Molund Indergård è perfetta per il sound. Per il singolo “Black Heart” non parlerei nemmeno di prog: siamo di fronte a un melodic metal tipicamente scandinavo con un ritornello indovinato e cantabile. Anche una chitarra acustica per la più pacata “The Quest”, mentre le atmosfere di “Lost in my Dream” ricordano abbastanza da vicino i Pagan’s Mind o i conterranei Triosphere, con i quali i nostri sono pure stati in tour. Forse meno ispirata la conclusiva “Misery”, l’unico brano guitar-oriented. Buon metallo dalle montagne del nord.

(René Urkus) Voto: 7/10