copMIRACLEMASTER(GoldenCore Records/ZYX Music) Non è mai troppo tardi. Il Rock ‘n’ Roll non ha età, epoca, tempo. I Miracle Master nascono dalle ceneri dei Pump, band hard rocker tedesca. Anzi, i Miracle Master sono proprio i Pump, ma con un cantante nuovo che sostituisce quello originale e membro fondatore. Il nuovo singer cambia un po’ le origini della band, che ora risulta essere tedesca e danese; infatti Oliver Weers è un singer che ha sempre militato nell’underground della Danimarca, fino alla creazione della propria band che vantava Tommy Alrdrige nella line up. Questo album dei Miracle Master è hard rock marcatamente orientato al metal, con riff poderosi, potenza sonora devastante, ed questo nuovo vocalist potente e convincente. Si sente che non sono ragazzini, anzi, si nota esperienza e ottime capacità nel songwriting. “Come Alive” fa capire immediatamente che questo è un disco molto valido e convincente. Oliver ha un tono vocale che ricorda un incrocio tra Kip Winger e Jorn Lande, mentre la melodia della canzone -dell’album intero- è sempre dinamica e sostenuta da ritmiche incontrollabili, incontenibili. Lo conferma infatti il groove di “Fly Away”, che invita a volumi illegali, violazione delle norme confermata dalla successiva “Stay With Me”, dove Oliver offre una ulteriore conferma della sua versatilità, capace di suonare cattivo e metal, fino a quasi hard e sfacciatamente glam. Tirata ma un po’ scontata “Miracle Masters”, mentre risulta veramente azzeccata “Why Religion”, pezzo con una ritmica letale, un groove infinito, Oliver che canta spaccando tutto e l’intera band impegnata in qualcosa che si può definire come distruzione totale: questo è rock che spacca, questo è hard rock, questo è metallo. La title track risulta meno elaborata, ma assolutamente coinvolgente, con un assolo non particolare ma travolgente. Bello il southern in chiave heavy di “Highway To Heaven”. “Tear Down The Walls” è melodia intensa, mentre “We All Touch Evil” chiude il disco con classe, gusto melodico ed un pezzo con un potenziale radio non indifferente. Mai ripetitivi, sempre pieni di potenza, con un sound classico, ma pungente, ricco di esperienza ma anche di sfacciata freschezza. Mi sta bene che non sono ragazzini alle prime armi, ma è pur sempre una line up al debutto e, per quel che sento, il miracolo lo hanno fatto davvero.

(Luca Zakk) Voto: 8/10