copmirzadeh(Inverse Records) Molto gotici i Mirzadeh. Neri, poetici e maledetti. “Desired Mythic Pride” è una sorta di dark metal e dunque dentro si trovano richiami gothic, black, cenni symphonic e tutto ciò a otto anni dal precedente e secondo album. “Desired Mythic Pride” è carico di melodie e di quelle sonorità ombrose, gotiche, malsane e altrettanto poetiche. Un flusso di pezzi che rendono l’album gradevole, pur non concedendo troppi esempi superlativi tra tutte le canzoni, nonostante siano degne di nota “Ukon Vakka”, “The Washed Yards” e “Desired Mythic Pride Rise With Norther Witchcraft”. Ci sono momenti dall’epica elevata ed ispirata, non dissimile da cose europee del circuito black symphonic e gothic. Ciò che colpisce veramente in questa prova è il grande arrangiamento svolto dalle tastiere, le quali riescono a dominare in ogni momento e le parti clean delle voci dell’ospite Tommi Salmela (Tarot e comparsate negli Amorphis) che ben contrasta scream e growl del mastermind Mirox. L’album è dunque un esempio di quanto potenziale abbia questa band, capace di disegnare melodie imponenti pur non estese per tutta la durata dei vari brani. I Mirzadeh, insomma, possono fare ancora meglio.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10