copmonsterworks(Eat Lead & Die Music) Monsterworks, uomini che costruiscono un’identità e musicisti che costruiscono il proprio sound. Qualcosa che è il loro essere, attraverso il tempo è diventato ciò che “The Existential Codex” comunica. Dodicesimo album, erede di cose altrettanto importanti (QUI, QUI, QUI…), ultima analisi di ciò che questa band della Nuova Zelanda è riuscita a edificare: architetture sonore tra il metal e il rock, unite con uno stile che mischia progressive, crossover, psichedelia. “Temple of Distortion” espone in oltre otto minuti tutto un concetto musicale multiforme, leggermente vicino agli Hawkwind degli ultimi decenni, ma non è tutto ciò che l’album riesce a offrire. La conclusiva “The Void” rinnova i dettami del metal, riportando avanti la lancetta stilistica, evolvendo il sound verso sonorità tirate che quasi si avvicinano al death metal, ma che pure si tengono a dovuta distanza, fino a sparire in vortici di psichedelia e buchi neri del progressive. “Tipping the Void” accarezza la derivazione metal, attraverso toni tosti, ma anche flirtando con il prog, per un rinnovo di quello sfumare continuamente tra più cose che rende questa band unica. “Higgs Field” non è che la solita opener maestosa, forte, power negli accenti del cantato. “Engine” supera di molto gli otto minuti e con il suo incipit acustico si candida anch’essa a simil-suite e galleria di scenari sonori diversi ma coesi da una matematica superiore. Gli intrecci delle chitarre sanno esprimere fraseggi altisonanti che caratterizzano diversi pezzi e tra questi mai una vera canzone capace di entrare nella testa di chi ascolta. I Monsterworks sono un passo evolutivo continuo, un ricercare la forma sempre verso tocchi originali e propri. Non sono una band per tutti e per il solo fatto che loro non cercano l’essenza delle cose e lo strade più semplici. Due EP nel 2012, due album nel 2013 e altrettanti nel 2014. Se “The Existential Codex” sarà il primo del 2015, il secondo che verrà sarà ancora il più bello. Perché i Monsterworks, ancora una volta, la cosa migliore devono ancora farla.

L’album esce sia in CD (quarantadue minuti) e nella versione doppio CD (settantatré), comprendente Blu-Ray 5.1 Surround e HD stereo mixes.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10