(Werewolf Records) Una stranissima e per la verità poco evocativa intro fa da apripista all’album di debutto dei messicani Mordskog, un simpatico trio pagante dazio ad un black feroce ed oscuro, molto rituale nell’impostazione ma anche stranamente ben disposto nei confronti di inserti strumentali. Di solito questi ultimi sono accompagnati da una voce recitante. Per tutto il resto, beh… growl rabbioso, chitarre battute, batteria cadenzata e veloce e basso a dare il ritmo, il tutto come impartito dai nomi sacri del genere. Se non fosse per le peculiarità sopra descritte saremmo di fronte all’ennesimo tributo al black metal… Non siamo quindi di fronte ad un capolavoro, ma semplicemente ad un buon album, suonato e registrato bene e lievemente fuori dai soliti schemi. Pur deludendo sul fronte della novità il lavoro non pecca di noia, andando a divertire l’ascoltatore fino all’ultima traccia. Perciò mettiamoci l’anima in pace, niente novità sul fronte black… ma chi le cercava poi? Rassicuranti.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10