(Apollon Records / Love OD) È interessante la storia del produttore techno norvegese Per Martinsen. O le sue storie, forse fantastiche, forse parallele, forse reali… in questo o in un modo parallelo, da qualche parte nell’etere multidimensionale. L’album che esce ora, e forse è stato, oppure non è stato affatto, scritto nel 1987. Poi si narra che l’artista all’epoca rimase in patria, ma sembra che fece le valigie per andare in una zona più fervida e pulsante per la techno… ad esempio nei nei pressi di Londra, dove emergeva l’house di Chicago o la Techno di Detroit, coinvolgendolo in una carriera pluriennale come produttore ma anche come autore di remix sotto il moniker Mental Overdrive. Cosa successe? C’è pure Pyramids On The Moon, il progetto in cui Per Martinsen si è diviso in tre diversi personaggi semi-immaginari e, attraverso questi, sta creando musica sotto con le sembianze di Wave∞Form, di Mental Overdrive e di questi N∆N∆EON TE∆RDROPS. O forse Per non esiste affatto e tutto questo è solo un side project fantascientifico di Kristoffer Rygg, praticamente una dimensione parallela degli Ulver moderni… perché non c’è dubbio alcuno che chiunque ami album come -per esempio- “The Assassination of Julius Caesar”, non può non adorare questo favoloso “Testimony”. Dieci brani che che l’artista non ha mai scritto e prodotto, emergono ora da qualche dimenticato buco spazio temporale tra il mondo reale e quello virtuale, tra il mondo che esiste e quello che potrebbe essere esistito… e che forse da qualche parte in qualche dimensione vive e pulsa di impetuoso dinamismo artistico. Dieci brani electro-pop, darkwave, breakbeat, a cavallo del tempo, delle epoche, delle influenze che non possono non far pensare a monumenti quali Depeche Mode o The Cure. Dieci brani tanto ottantiani quando moderni che provocano questa dualità dimensionale e spirituale, che porta a pensare che tutto questo sia uno scherzo del tempo, che gli anni non sono mai passati e che, forse, siamo ancora in quel favoloso ed irripetibile decennio, le cui influenze artistiche sono tutt’altro che scomparse oggi… quaranta anni dopo!

(Luca Zakk) Voto: 9/10