(Season Of Mist) La scena metal greca ha prodotto cose meravigliose e alcune di esse sembrano essere longeve. Come i Rotting Christ e proprio i Nightfall. Sono longeve perché sono avanzate, maturate, hanno sviluppato cose, suoni, stili, anche i testi. Pur con delle battute di arresto, i Nightfall che non incidono dal 2013 quando pubblicarono l’album “Cassiopeia”, sono ancora tra noi e da oggi con il decimo album in studio. La band incassa due ritorni eccellenti, il chitarrista Mike Galiatsos, già nella band nei gloriosi anni ’90, e il bassista Kostas Kyriakopoulos dei The Slayerking ma nei Nightfall per un breve periodo tre lustri fa. Oltre ovviamente al mastermind Efthimis Karadimas, basso e voce, completa la formazione il batterista Fotis Benardo, noto per i suoi trascorsi nei Necromantia e Septicflesh. Anche queste ultime due band sono ovviamente greche. Anche questo album inquadra un sound nel quale i dettami death metal vengono stemperati da soluzioni dark, brevi accenni black metal, passaggi di stampo gothic metal e reminiscenze doom metal. Il tutto è il solito e garantito insieme di un marchio di fabbrica di una band che ha da sempre ‘onorato’ l’oscurità nelle proprie composizioni. Lo ha fa fatto usando più sfumature e generi del metal per costruire in definitiva un sound potente ma oscuro, articolato ma fluente. Poliedrici ma abili tessitori di manti oscuri, nei quali il lavoro ritmico di Benardo rende tutto più completo. Si passa da zone contaminate dal melodic metal ad altre nelle quali si sviluppano scenari gothic e doom in cui l’oscurità monta di intensità. Questa volta poi in “At Night We Prey “ gioca anche una produzione finalmente di un certo livello che valorizza ogni cosa, soprattutto il valido songwriting, e tiene fuori da quella sfera sonora un po’ di nicchia nella quale la band si è spesso tenuta.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10