copnightwish2(Nuclear Blast) Partiamo da un punto che credo sia imprescindibile ai fini del discorso su questa nuova release dal vivo dei Nightwish e cioè che la band da qualche anno sembra quasi una telenovela, suo malgrado. Che concordiate oppure no, è innegabile il fatto che la storia di questi Finlandesi, partendo dalla fuoriuscita dalla Turunen, ad oggi ha qualcosa che è un misto di gossip e situazioni forzate che forse hanno anche compromesso la musica. Il licenziamento dell’adorabile Anette Olzon (nel bel mezzo del tour negli USA ) ha modificato i piani di quella volpe di Tuomas Holopainen e soci. La band ha risolto piazzando al microfono la somma Floor Jansen. Una voce di quel tipo significa riportare i Nightwish stilisticamente forse ad una dimensione più consona, visto che con la Olzon le critiche sono arrivate e, manco a dirlo, anche con “Imaginaerum”, cioè un vero abito su misura per Anette. In ogni caso sapete tutti come è andata, nel bel mezzo del tour negli USA arriva in aereo, con tanto di testi appresi durante il volo, la Jansen. Per inciso, da dichiarazioni successive a quel periodo, si è capito come la Jansen in realtà fosse stata contattata ben prima. Opportunismo? E’ business. Chissà quanto business c’è dietro il fatto di realizzare l’ennesimo live album e a Wacken per giunta. Ormai lì ci vanno tutti, ed è positivo, ma che tutti ci registrino dei live credo sia qualcosa di insensato. Business, appunto. Questo DVD e live album (l’etichetta mi ha fornito solo la seconda versione, dunque non ho visto nulla del concerto) racchiude la scaletta tenuta dai Nightwish nel celebre festival tedesco dello scorso anno. La Jansen è un vero cavallo di razza, ma non credo che abbia poi offerto la sua prova migliore. Secondo me era ancora in rodaggio e dunque capisco che voler fare a forza un live in quella cornice e con una cantante arrivata in formazione da meno di un anno potrebbe essere rischioso. Ma ne valeva la pena? Si, è business! Il livello sonoro è sporco, non sembra quel genere di live aggiustato sfacciatamente in studio, tanto da farlo sembrare un live finto. Infatti ci sono dei dislivelli nella musica impressionanti. La cosa non gioca a favore della band e del proprio prodotto. Marco Hietala offre una pessima prova (e sono generoso a definirla così) la sua voce copre tutto ed anche quella della collega. Le orchestrazioni e le stesse tastiere sembrano lontane dalla musica, messe molto dietro. Le chitarre? Sembra che a suonare ci siano solo loro. Chi ha gestito i canali del mixer dei vari musicisti nella performance? Si sente quella dispersione del suono tipica di un concerto, mentre lo stesso pubblico non è, a tratti, un sottofondo, ma parte dell’ambiente sonoro. Insomma, se da una parte lo spirito del concerto sembra marginalmente rispettato, dall’altra si ha la netta sensazione che la musica ha qualcosa di arrangiato. Ovviamente non ci sono novità, i brani sono formalmente rispettati e dunque niente, assolutamente nulla di più per i fans: il repertorio è svolto in maniera fedele, senza sussulti particolari. Il fatto che vi sia una nuova cantante e la sua reputazione sono l’incentivo a concedersi questa nuova release di una delle band più seguite del movimento metal. Eppure ho l’impressione che “Showtime, Storytime” sia la fine della storia (o di una telenovela), cioè quella di una serie di scelte che ormai attendono solo un nuovo album che possa sancire una terza vita artistica per i Nightwish. E che il business possa continuare!

(Alberto Vitale) Voto: s.v.