(Season of Mist Underground Activists) Nulla da eccepire su questa fusione di generi operata dagli australiani Nocturnal Graves. Death metal, black metal, thrash metal, tutti insieme per un sound oscuro e feroce. Si avvertono le ascendenze di stile, come Morbid Angel, Behemoth, Absu, per citare le più evidenti. “An Outlaw’s Stand” suona con quel timbro del death metal votato ad atmosfere che esalano zolfo, quanto la morte pura. Alcune contorsioni delle chitarre in fatto di assoli si avvicianno ai Morbid Angel ed anche alcuni riff virulenti, anneriti dal male. Noctrunal Graves si lanciano in blast beat fulminanti che trasportano il tutto verso i limiti tra death e black metal. Alcuni passaggi, cioè cambi di passo o impennate di velocità, si portano dietro anche il death metal di prima maniera e imparentato dunque col thrash metal. Ad ogni modo ogni pezzo di “An Outlaw’s Stand” possiede il marchio buio e malvagio della band. Poco oltre i trentasei minuti la durata dell’album, nei quali si avvertono gli ultimi venti, trenta anni del death metal e sue divagazioni.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10