(Elevate Records) La Elevate Records rilancia sul mercato il debut dei prolifici extreme power metallers Númenor, che sono usciti quest’anno con “Draconian Age”. L’esordio dei serbi, originariamente datato 2013, raccoglieva in buona parte i brani già apparsi su split ed EP vari dal 2009 in poi. Le tastiere della intro “Opus Draconis” sfumano nella cupa “The Eternal Champion”, power primordiale che – a parte naturalmente lo stile vocale – ricorda a tratti i primi Domine (e con essi condivide la fonte di ispirazione, ovvero i racconti di Michael Moorcock). Aggressiva e molto orientata al black “The Alchemist”, mentre “Servants of Sorcery” sconfina in una sorta di extreme horror metal dai toni sopra le righe. Tuttavia, si percepisce da subito una certa uniformità nella scaletta, dove tutti i brani hanno lo stesso schema (keys imponenti, atmosfera horror metal, growling dagli esiti estremamente uniformi) e soprattutto lo stesso andamento. Differisce dal lotto solo la conclusiva “The Sailor on the Seas of Fate”, dedicata ancora al principe Elric, un brano che sembra uscito dalla penna di Basil Poledouris per le trame epiche e il respiro maestoso. La riedizione è completata da due cover, come dire, per nulla ambiziose: “Flash of the Blade”, dove il growling basso di Despot Marko Miranović è onestamente fuori parte, e addirittura “Stargazer”, dove però la linea vocale principale è in clean. Che dire… questa singolare band, a modesto parere di chi scrive, ha fatto di meglio nel prosieguo della propria carriera!

(René Urkus) Voto: 6/10