(Apollon Records) Quando il blues si fa più drammatico, più apocalittico, più tetro, c’è poco da fare: non basta essere un blues man, devi essere qualcos’altro per centrare l’obiettivo e raggiungere quegli ambiti inferi. Un esempio palese è il progetto Me and That Man del frontman dei Behemoth… ma con Ole Devil & The Spirit Chasers il livello si innalza, si esce da ogni concetto di visibilità pop, rientrando nel vero concetto del blues, qui reso più infernale tanto che lungo questo sentiero sferzato da venti gelidi si possono scorgere orme di sangue, orme macilente, orme che odorano di black metal norvegese! Il front man Ole Devil, tanto per cominciare, è Ole Teigen (anche noto come Jormungand), ovvero il batterista dei doomsters Superlynx e dei blacksters Midnattsvrede. Poi con lui c’è AntiChristian (Christian Håpnes Svendsen), batterista di Doedsvangr e Beaten to Deat… oltre che ex Tsjuder, più altri musicisti eterogenei che in qualche modo provengono da realtà quali Cumshot, Gothminister, Narrenwind ed altri. Tra tenebre e perversione, tra condanna e seduzione, tanto malsano quanto lascivo: il blues di Ole & Co. osa, si lascia andare, abbraccia rock, rock’n’roll, senza dimenticare l’erotismo del sassofono e degli altri fiati, o la provocazione tipica del pianoforte, mentre la chitarra dipinge scenari resi accecanti da linee di basso sontuose, a sostengo di linee vocali maschili e femminili che vagano senza meta, come se fossero per sempre imprigionate in un non ben definito ma confortevole purgatorio. Brani come la title track, “Burning With My Love” o “Faustian Deal” prendono le radici del blues e, senza stravolgerlo, lo innalzano verso nuove irresistibili ed eteree dimensioni. Canzoni oneste, ricche di malinconia, canzoni che parlano di strada, di vita, di morte, di amore, di tradimento, tra verdi pascoli e bordelli di periferia, tra benedizione celestiale ed inferi sulfurei. Dark blues, black blues, blues che abbraccia il lato oscuro della dimensione divina, quasi una danza mistica e disperata nell’attesa quasi spasmodica di quel favoloso giorno finale, il giorno del giudizio!

(Luca Zakk) Voto: 10/10