(Narcoleptica Prod.) Per certi aspetti i Rabhas sembrano emergere da qualche cantina, ed era ora! Secondo album per i bolognesi, il primo ve lo abbiamo già raccontato QUI, presentato con una produzione affatto stucchevole. Suoni pieni, veri, ruvidi in parte, sinceri nelle loro frequenze. Basso e batteria a combattere con i livelli delle chitarre, soluzione già adottata nel precedente “Demolizione”, giusto per dare all’ascoltatore la propria vera identità. Death metal dinamico, con momenti diversi, come nella statuaria “Putridamente”, circa otto minuti e mezzo di death stile Master di una volta con scappatoie sludge. Per quanto alcuni pezzi siano un death ossuto, scarno e maledettamente furioso, i Rabhas seguono anche modelli tra psichedelia o la semplice improvvisazione. “Effetto Nocebo” è un piccolo frammento di “Maelstrom” che presenta qualcosa di quanto appena letto. Nove composizioni sommariamente simili per le atmosfere allucinate e cupe, saltuariamente stupefacenti per gli innesti brutal, sludge, quasi djent e anche goregrind ma sempre con uno spirito underground. Un modo di esprimersi autonomo, proprio, inerpicato su blast beat devastanti, cadenze funerarie e da incubo. Un incubo che prende forma.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10