(FOAD Records) João Gordo, Jão e i Ratos De Porão sono una storia che dura da oltre quaranta anni. I due sono gli unici superstiti di questa vicenda del thrashcore e crossver nata in Brasile che ora conta una formazione a quattro. L’italiana FOAD Records pubblica il quattordicesimo album dei Ratos, un valido esempio di thrash metal incrociato con l’hardcore, manipolato da una valida produzione che schiarisce ogni possibile zona grezza, intagliando le tracce dei suoni dei vari strumenti e mettendoli poi insieme in maniera compiuta e valida. Poco oltre mezz’ora che passa tra ritmi serrati e riff secchi, immediati e privi di fronzoli. ‘El Gordo’ urla fuori le sue invettive e la politica diventa la vittima dei suoi giudizi. Il titolo dell’album lo annuncia senza mezzi termini, quanto i titoli delle stesse canzoni. “Necropolítica” funziona bene e lo si ascolterebbe a ripetizione. “O Vira-Lata” è uno dei brani più ‘elaborati’, la canzone sviluppa infatti una bellissima e latente progressione di basso rispetto a una serie di rasoiate delle chitarre che quasi ricordano un motivo garage rock agli albori del brano e successivamente sviluppa una sua buona evoluzione. È un piccolo esempio su una massa di dieci pezzi, nei quali ogni cosa viene sviluppata nella giusta misura e senza eccessi e senza momenti d’incertezza. Molto belli anche un bel po’ di stop and go che la band dissemina in giro oppure quelle staffilate nettamente punk, come in “Neonazi Gratiluz”. Sono stati gli idoli di tanti, come dei Sepultura che li omaggiarono con una loro cover “Crucificados Pelo Sistema” e poi i Ratos ricambiarono il favore con “Biotech Is Godzilla”. I ‘topi di fogna’, questa è la traduzione del nome della band, sono contemporanei ai Discharge e come altre realtà estremiste sparse per il mondo, hanno dato un grosso contributo alla ramificazione stilistica del metal. Nel 2022 sono ancora una fabbrica di crossover appagante.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10