(Pavement Enterteinment) Quinto album per i Resistance, band Belga attiva dal 2004. Il genere proposto è definibile come deathcore, anche se i Resistance si mantengono lontani dallo stile moderno di gruppi come All Shall Perish o Suicide Silence, preferendo un approccio più brutale e old school. La continua alternanza tra accelerazioni brutali tipicamente death metal ed assalti hardcore, sono mitigati da sporadici rallentamenti, che conferiscono maggior impatto alle ripartenze letali. Le vocals sono equamente bilanciate tra parti growling e screaming, mentre i breakdown tipici del genere sono praticamente assenti, mantenendo uno stile più classicamente death metal. Non mancano certo parti più melodiche ed ipnotiche, come la title track, dall’approccio moderno, non lontana stilisticamente dagli Slayer di “Diabolus In Musica” (mi riferisco ad un brano come “Desire”. Quando premono sull’acceleratore, i Resistance sono letali. Ne è un esempio l’opener “Cross The River”, pezzo death metal alla Benediction, con stacchi hardcore davvero devastanti. “Darkness Arise”, al contrario, è un brano totalmente di matrice hardcore, mentre la componente death è presente soprattutto nelle sonorità ed in alcune accelerazioni. L’album non propone niente di innovativo, ma paradossalmente suona molto più fresco di tante uscite deathcore attuali che tendono ad assomigliarsi troppo l’un l’altra. Un lavoro basato sulla brutalità e l’impatto, suonato con passione e molta aggressività.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10
