(AFM Records) In attesa del nuovo disco, è tempo anche per i Rhapsody of Fire di riempire il vuoto lasciato dalla pandemia… con un EP di 40’ che però, a conti fatti, presenta un solo inedito (che sarà comunque, anche se in versione estesa, sul nuovo full-length). Il singolo ha dei suoni molto leggeri per lo standard della band, tendenti proprio all’hard’n’heavy almeno nelle tastiere (le chitarre invece sono più ruggenti); anche il refrain fa più pensare agli ultimi Avantasia (ma forse pure ai Royal Hunt) che al power fantasy. Tutto ciò non è necessariamente un male, sia chiaro, ma se questa è la tendenza del nuovo disco è bene saperlo. Completano il lotto: due brani live; “The Wind, The Rain And The Moon” (da “The Eight Mountain”) in quattro lingue europee (ancora una volta mi interrogo sulla bontà di queste operazioni di multitraduzione); e il ripescaggio di “Where Dragons Fly”, bonustrack dell’edizione nipponica di “Symphony Of Enchanted Lands”, in Europa disponibile finora sul singolo di “Emerald Sword”. La nuova versione mi sembra avere un arrangiamento più leggero dell’originale, che ho sempre ritenuto uno dei brani migliori dei primi Rhapsody… insomma, chi scrive resta fiducioso nei confronti dei ROF, ma non è rimasto entusiasta di questo EP, che sembra davvero un antipasto risicato.

(René Urkus) Voto: 6,5/10