copScorpions50th(BMG Rights/SPV) Sontuosa ristampa di parte del catalogo degli Scorpions, band nata ad Hannover nel lontano 1965. Cinquant’anni di storia, durante i quali la formazione fondata da Rudolf Schenker ha saputo imporsi nel panorama internazionale, diventando il primo gruppo Tedesco a contrastare lo strapotere Inglese e Statunitense in ambito rock. Personalmente, devo in parte agli Scorpions la mia passione per l’hard & heavy, nata da bambino ascoltando “Blackout”; il riff della title track, quell’unico riff che costituisce l’intera struttura del brano, così nervoso ed isterico, mi ha stregato. Nella loro lunghissima, la band di Hannover ha sempre sfornato album di qualità superba, con pochissime cadute di stile (concentrate in gran parte verso la seconda metà degli anni ’90, periodo un po’ difficile per l’hard rock). Gran parte dei loro pezzi sono diventati dei classici, amati sia dai rockers più classici che dagli extreme metallers più incalliti: basti pensare alle energiche “Dynamite”, “Bad Boys Running Wild”, o “He’s A Woman, She’s A Man”, brano del 1977 che anticipa molte intuizioni che porteranno al thrash metal, o alle leggendarie ballads, come l’immortale “Still Loving You” o la meno conosciuta “Lady Starlight”. Un’altra loro caratteristica è l’aver cambiato la concezione di live show. In precedenza, infatti, toccava al solo cantante intrattenere il pubblico, mentre i musicisti restavano relegati nelle retrovie; Gli Scorpions, invece, hanno sempre dato vita a concerti altamente energici, con Rudolf Schenker che in sede live si scatena come un folle, correndo e saltando da una parte all’altra del palco. Gli album qui proposti sono già ampiamente conosciuti da chi segue la band; vale la pena soffermarsi, invece sulle numerose bonus tracks, molte delle quali sono versioni demo di pezzi inediti. Molti di essi sono di ottima qualità, e la loro presenza non avrebbe sfigurato negli album allora pubblicati. Ad essere sincero, trovo che questi brani suonino tutt’ora freschi, e se avessero pubblicato un paio di album inediti utilizzando queste composizioni (un po’ come hanno fatto su “Return To Forever”), esse sarebbero state sicuramente apprezzate da pubblico e critica. “Running For The Plane”, ad esempio, è un pezzo proveniente dalle session di “Blackout”, caratterizzato da una ritmica alla Aerosmith, con un gran lavoro di basso ed un riffing aggressiivo ma estremamente melodico. “American Girls” (dalle sessioni di “Animal Magnetism”) è graffiante ed estremamente ruffiana, mentre “Don’t Wait Too Long” (demo inedito tratta da “Savage Amusement”) è una semi ballad che alterna delicati arpeggi a poderosi mid tempo. Una serie di ristampe per celebrare il cinquantesimo anniversario di queste leggende del rock che, dopo il tour d’addio dell’anno scorso, hanno deciso di non voler smettere, di non appendere gli strumenti al chiodo, a dimostrazione che il rock crea dipendenza.

(Matteo Piotto) Voto: s.v.

Le Edizioni:
“Taken By Force (50th Aniversary Deluxe Edition)”
“Tokio Tapes (50th Aniversary Deluxe Edition)”
“Lovedrive” (50th Aniversary Deluxe Edition)”
“Animal Magnetism (50th aniversary Deluxe Edition)”
“Blackout” (50th Aniversary Deluxe Edition)”
“Love At First Sting (50th Aniversary Deluxe Edition)”
“World Wide Live (50th Aniversary Deluxe Edition)”
“Savage Amusement (50th Aniversary Deluxe Edition)”

tokyo taken by force vinyl front.indd
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