copseedftg16(autoproduzione) Uscito alla fine dello scorso anno, “Point Nemo” riceve adesso una nuova spinta promozionale. I parigini Seed From The Geisha (QUI il loro canale ufficiale) presentano un alternative-post rock alquanto dinamico e mutevole. Suoni freschi e cadenza dei brani che riecheggia grandi melodie. Atteggiamento prog quello dei Seeds, ma visto in una chiave moderna, ovvero cambiando spesso le marce e gli scenari per creare una serie di quadri sonori che si susseguono. Il flusso melodico è piacevole, forse non del tutto legato nei suoi frangenti, ma è innegabile che i francesi sono capaci di creare delle carezze. Anche grazie all’aggiunta di violini e chitarre che arpeggiano alla maniera degli Explosions In The Sky se non addirittura alla Pink Floyd. Proprio sui Floyd c’è da segnalare una stupenda e surreale immagine nel book interno che li ricorda: un’enorme spiaggia e delle ancore sospese su di essa da catene. Vero stile Hypgnosis! Dopo un album d’esordio nel 2011 (ascoltabile QUI), il quale dimostrava la vicinanza di SFTG a sonorità grunge e con una foga forse ben superiore, la band oggi intraprende una stagione certamente ragionata e alla ricerca di qualche gesto compositivo ricercato. “Point Nemo” ha bisogno di più ascolti per memorizzare i suoi percorsi e le evoluzioni che produce. Dunque un album che nel proprio flusso lascia percepire frammenti slegati, a tratti indipendenti tra loro*, ma di una certa bellezza.

*Curioso il fatto che l’ordine delle canzoni stampate in quarta di copertina, sia diverso dall’ordine dei testi nel foglio interno al CD e della tracklist ascoltata. Forse un errore?

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10