(W.T.C. Productions ) I greci Serpent Noir tornano con un disco, il terzo in carriera, dopo l’ultimo album del 2015. Il black di questa band è sempre stato un po’ atipico: una sofferta e soffusa magniloquenza che aleggia in tutte le loro opere, un ché di quasi spirituale. Una sorta di eleganza, che mescola melodia e potenza. Ad ascoltare i Serpent Noir non si può non pensare ai Dissection e al loro piglio tecnico, che qui ritroviamo nei greci almeno parzialmente, in parte smorzata proprio dalla componente melodica, assente o quasi negli svedesi. Un disco che segna un ritorno ragionato e mirato, musica non per tutti, al servizio non del manierismo sonoro, bensì della voglia di emozionare.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10