(Vanity Music Group) Per un nuovo album i Silencer hanno pensato di trovare una storia, una sorta di concept sul quale sviluppare testi e ovviamente la musica più adatta. La materia musicale tratta della lotta tra URSS e USA negli anni ’50 e ’60 per la supremazia nello spazio o almeno per arrivarci. La musica propone una band dal sound speed/thrash metal anche se il loro passato power metal si intuisce da alcune plettrate più docili e da qualche melodia meno arcigna. Sarà la necessità di cucire il sound addosso al tema portante dell’album, sarà per i trascorsi heavy, ma “The Great Bear” è un album dal sound deciso, ma non necessariamente possente o almeno non lo è sempre. “I Am Thunder”, “The Roar”, “Light” e “Star City pt.I”fanno parte della loro anima attuale, ovvero posseggono una pesantezza ben definita e che rivela l’anima più thrash metal. Canzoni come “Great Bear”, “Insignia” e le evoluzioni di “Orders Noble Sacrifice” sono più heavy e la strumentale e docile seconda parte di “Star City” completa questo quadretto di canzoni meno spietate. Le distorsioni hanno un timbro ottantiano e quindi freddo e per niente gonfiato, ma ottimo a rendere la proposta come radicata in uno stile molto indietro nel tempo. La band del Colorado ha inserito anche degli intermezzi, una intro e una outro sottraendo spazio alla musica vera, nei 30′ totali dell’album. Proposta non proprio soddisfacente dal punto di vista della quantità e se la musica ha un suo indubbio fascino, forse alla fine si arriva con la sensazione che manchi ancora qualcosa per rendere “The Great Bear” un album completo.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10