copSINEZAMIA(autoprodotto) Dopo un ottimo disco (“La Fuga”, del 2012) ed un attraente singolo (“Senza Fiato”, fine 2013), mi aspettavo -e lo scrissi in altri articoli- un nuovo album di una band Italiana molto valida, quasi una eccezione tra i miei interessi, considerato che cantano in lingua madre. L’album non arriva, e probabilmente la ragione è quella più ovvia: la band è stata impegnata sui palchi, facendo quello che ogni band dovrebbe fare, portando davanti al pubblico la propria musica (non quella degli altri!), diffondendo la propria arte, la propria creatura. E non avendoli mai visti dal vivo, apprezzo particolarmente questi tre quarti d’ora registrati sul palco a Parma lo scorso dicembre, che tra l’altro comprendono -come bonus- una canzone registrata in studio, ovvero la bella cover “Warsaw” dei Joey Division (pezzo comparso lo scorso anno in una compilation di tributo alla band inglese). “Decadanza” offre ciò che conosco, le canzoni tratte da “Fuga” e “Senza Fiato”, le offre ben registrate, ottimamente suonate… ma aggiunge alle mie considerazioni su questa band un dettaglio importante: dal vivo si superano! La voce è perfetta, forse migliore che in studio… mentre chitarra e specialmente tastiera offrono un livello più incisivo di musicalità, di assoli, di contenuto energetico. Ci sono ottimi pezzi come la stupenda “Venezia” oppure “Cenere” tratta dal singolo, mentre manca inspiegabilmente “Ghiaccio Nero” pezzo che secondo me dal vivo avrebbe una resa poderosa. Interessante la opener inedita “Pioggia Fredda”, che forse un po’ sostituisce la traccia mancante. Senza dubbio una band che continua ad imporre con fierezza il suo prodotto, il suo rock un po’ progressivo, vagamente gotico, fedelmente legato alla lingua madre. Continuo ad attendere il nuovo album… ormai è ora… ma la caparbietà e determinazione che dimostrano è un perfetto esempio di come una band dovrebbe vivere, specie nello scenario nazionale.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10