copskyliner(Limb/Audioglobe) Esordienti dagli Stati Uniti, e precisamente dalla Florida, gli Skyliner dimostrano di avere le carte giuste per lanciarsi nello scenario del power metal più tecnico e progeggiante, che non a caso si è sviluppato prevalentemente oltreoceano. “Symphony in Black”, la opener, non rinuncia, nonostante diverse intricatezze appunto ai limiti con il prog, a un ritornello boombastico e imponente, mentre “Undying Wings” ha un approccio con evidenti inserti di metal classico riletti in chiave modern power. Molto interessante! “Forever Young” mette assieme qualcosa del power/speed originario, alla Helloween, e qualcosa dell’extreme power metal alla Dragonforce, per un altro risultato vincente; forse il pezzo poteva durare un minuto di meno ma non formalizziamoci troppo… “Aria of the Waters” potrebbe essere la ballad della tracklist, ma i momenti ‘calmi’ sono intervallati da sfuriate improvvise dove il cantato arriva al growl! Ancora potenza cupa e devastante in “Dawn of the Dead”; il pezzo conclusivo, “Worlds of Conflict”, che ci crediate o no dura ventuno minuti (!), e nel caleidoscopio di suoni e atmosfere è anzitutto l’occasione per mostrare le doti chitarristiche di Jake Becker, protagonista assoluto nel lungo break centrale e nell’intenso finale. Sì, nel mezzo delle uscite standardizzate (anche in un genere in decadenza come il power, che rispetto a cinque anni fa sforna un decimo dei dischi), “Outsiders” spicca per il proprio coraggio e la propria generosa energia.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10