copSoulfly(Nuclear Blast) Max Cavalera non è certo uno a cui piace starsene con le mani in mano. Negli ultimi anni l’abbiamo visto impegnato con i Cavalera Conspiracy, progetto messo in piedi col fratello e co fondatore dei Sepultura Igor Cavalera; è coinvolto nel progetto Killer Be Killed, ed ora torna con un nuovo album dei Soulfly, band principale di Max fondata all’indomani dall’uscita dai Sepultura, con l’intenzione di sviluppare le geniali intuizioni messe in mostra con il seminale “Roots”. Stilisticamente, “Archangel” prosegue sulla via tracciata fin dagli esordi, in nome della contaminazione musicale, nella quale vengono inglobati diversi stili, incastonati in una base thrash metal/hardcore, questa volta predominante a differenza di alcune uscite precedenti, orientate verso sonorità vicine talvolta al nu metal. L’apertura spetta a “We Sold Our Souls To Metal”, brano veloce ed incazzato, nel quale spicca la vena hardcore alla quale mi riferivo poco fa. “Ishtar Rising” è pesante, dal riffing cadenzato e ricco di groove, con un incedere vicino al funky. Curioso l’uso della voce di Max, vicina al falsetto su “Live Life Hard”; devo ammettere che questo approccio vocale insolito mi ha lasciato un po’ spiazzato, ma dopo un paio di ascolti, il pezzo lascia il segno. “Shamash” alterna parti cadenzate alla “ Chaos A.D.” a stacchi thrash bay area furiosi, il tutto permeato da una sorta di solenne epicità. Sulle stesse coordinate troviamo “Titans”, brano solido e potente, con parti di tastiera che conferiscono quel non so che di cinematografico. Nonostante non apporti grosse innovazioni nel songwriting dei Soulfly, questo “Archangel” ci consegna una band in forma, con un Max ancora incazzato, ma con una crescente maturità compositiva, riuscendo a recuperare parte del suono thrash delle origini e fondendolo con tutte le sfumature che hanno reso unica la sua musica. Un ottimo ritorno.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10