OB-GD17-001.pdf(Iron Bonehead) Tre tracce in cinque anni non sono certo segno di prolificità, ma a questo sono giunti gli americani Spite. Il loro è un black furente e oltranzista, che ricorda molto da vicino i primissimi Watain nelle liriche e nei suoni. L’impianto ritmico martella che è un piacere, il cantato è quanto di più consono si possa trovare per il genere proposto. Purtroppo due canzoni sono davvero troppo poco per dare un voto, ma si spera che il paragone con gli svedesi fatto poche righe sopra sia di buon auspicio.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10