I lombardi Steel Violin sono, con questo breve ep autotitolato, all’esordio assoluto nel mondo metal: e il loro ingresso sulla scena, con questi quattro brani più breve intro, rende già chiara la caratura e le capacità della band. “Crying Sword” è altamenta sinfonica, con forti seppur non esclusivi riferimenti ai Rhapsody che furono, ma anche ai Sonata Arctica (per l’ariosità delle keys) e una certa somiglianza generale con gli svedesi Dragonland. Il brano è pomposo e veloce, con un ritornello più immediato sarebbe stato un capolavoro. “Fire in your Eyes”, presente in due versioni (‘regolare’ e orchestrale), ha un afflato più epico: ancora una volta le keys sono fondamentali nella costruzione del sound. “The Oak Tree” possiamo invece ritenerla una power ballad caratterizzata da momenti più soffusi e altri più tirati. Il materiale è poco ma è decisamente succulento per i fan del symphonic power metal: aspettiamo di sentirne di più!

(Renato de Filippis) Voto: 7/10