(InsideOut Music) Steve Hackett non ha certo bisogno di presentazioni. Prima con i Genesis e poi con i suoi album solisti, il chitarrista inglese ha scritto pagine indelebili in ambito progressive rock. L’ultima suo tour è stata un’occasione ghiotta per tutti gli amanti di questo genere, visto che coloro che erano presenti alle sue esibizioni hanno potuto assistere all’esecuzione del capolavoro assoluto dei Genesis “Selling England By The Pound”. Come se non bastasse, nel 2019 ricorreva il quarantesimo anniversario di “Spectral Morning”, riconosciuto quasi all’unanimità come il miglior lavoro della carriera solista di Steve, il quale ha pensato bene di riproporre l’album quasi per intero. Non mancano nemmeno alcuni estratti dall’ultima release “At The Edge Of The Light”, ennesima dimostrazione di classe da parte di questo grande musicista. Con una scaletta del genere, Steve vince facile; ogni brano è un capolavoro, una gemma prog dal valore inestimabile. Dal punto di vista tecnico/esecutivo siamo su livelli eccelsi, ma su questo non c’era alcun dubbio. Sono invece rimasto un po’ perplesso sulla produzione, a mio avviso fin troppo perfetta. Se da un lato questo ci permette di sentire perfettamente ogni strumento, dall’altro viene meno l’atmosfera live. Se non fosse per gli applausi del pubblico tra un brano e l’altro, sembrerebbe di ascoltare un lavoro fatto in studio. Nonostante questo unico neo, ci troviamo di fronte a più di due ore di grande musica, suonata da una band in perfetta forma che offre un’esecuzione impeccabile.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10