(Massacre Records) Dopo “Echoes of a lost Paradise” si riaffacciano sul mercato i tedeschi Stormhammer: stavolta i brani sono più legati all’heavy/power tradizionale, come era nelle prime produzioni della band (siamo addirittura al sesto disco), ma l’originalità e l’ispirazione continuano a latitare… Muscolare e incalzante “Northman”; strofa arcigna e ritornello melodico per “The Heritage”, poi è aspra fino a tonalità power/thrash “Secret”. “Road to Heaven” sa molto di Iron Savior, anche se il referente più vicino mi sembrano i conterranei Dragonsfire. Qualche contaminazione nella parte bassa della scaletta: “My dark Side” guarda alla NWOBHM, “Into the Night” al melodic metal scandinavo, mentre “Spirit of the Night” ha addirittura qualche growling e qualche segmento blackened. Con la stentorea “Black Dragon” si chiude un disco che non è certamente malriuscito, ma è canonico dalle fondamenta, e difficilmente potrà mai incidere sul mercato. Purtroppo gli Stormhammer incarnano molti stereotipi del genere, e “Welcome to the End” contribuirà certamente ad alimentare le critiche contro il power.

(René Urkus) Voto: 5,5/10