(Punishment 18 Records) Al secondo album gli inglesi Sun Of The Endless Night che vedono in formazione l’ex batterista della metalcore band Stampin’ Ground e della crossover band Suicide Watch tale Adrian Stokes. Alla voce Si Cobb degli Annihilated con quel sui timbro un po’ Tom Araya! Gli inglesi scaraventano fuori un thrashcore arcigno, tossico e con qualche buona sfumatura di stile. “Life… A Tragedy Tainted By Malevolence” comprende undici pezzi, contando anche la bonus track “Sun of the Endless Night – (Lord of the Frost edit)”, dei quali alcuni si distinguono per una buona resa. La band porta il proprio thrash metal su livelli imponenti oppure traccia percorsi sfrontati, arroventati dall’hardcore per un sound più spartano e diretto. I cinque musicisti britannici però in generale si dirigono sempre verso progressioni interne nei pezzi tali da evolverli in maniera accattivante. Le chitarre sono brillanti e scatenano anche assoli ed armonizzazioni a più riprese. Colin Baker, altro Suicide Watch come l’ex Adrian Stokes, è una mitraglia di pattern ritmici che in più occasioni segue e doppia le andature del riffing potenziando l’impatto. Vecchio stile, fulminante thrash metal che da un lato offre trovate tecniche, evolute e dall’altro invece si lancia anche in cavalcate ruvide ma efficaci.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10