copsvart1(Mask Of The Slave) Il dark ambient e le sue sfumature basano tutto sulle atmosfere. I codici di comunicazione sono larghi, non cadono su aspetti peculiari. Il particolare lo fa il suono, l’insieme invece è una immensa landa che piomba sull’ascoltatore. Un’oscurità che abbraccia e isola i sensi, rendendo la mente di chi ascolta questi suoni disturbati un viaggio nell’isolamento. “Ardat Lili” è un esempio di tutto quanto scritto. Un universo remoto eppure sconfinato, popolato da synth e suoni che determinano atmosfere pesanti, siderali e alienanti; rotte da pochissimi interventi di percussioni tribali, le situazioni sonore create da Svart1 (ovvero Raimondo Gaviano), si lanciano in espansioni sonore brulle, dai toni freddi, salvo per attimi spirituali e sciamanici che sembrano emergere sporadicamente in questo flusso sonoro oscuro. Attimi che si aprono come in finestre temporali su immense distese cosmiche oppure sussurri di abissi ignoti, accovacciati negli anfratti più bui delle coscienze umane. Atmosfere che l’autore definisce “painting of the human condition”, ma l’ascoltatore può anche percepirle come le descrizioni sonore di smarrimenti emotivi. Un lavoro forse surreale.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10