(Napalm Records) L’ottima scoperta della Napalm dei  norvegesi Svölk ha portato la band ad un nuovo album. Il precedente “Svölk em All” del 2011 era la riedizione del loro primo album del 2009, il quale aveva conosciuto una dimensione distributiva ridotta. A conti fatti “Nights Under the Round Table” era atteso, soprattutto per l’opportunità di ascoltare nuovo materiale di questa stoner band, la quale si definisce “bear metal”. Gli Svölk si cimentano appunto nello stoner, ma con ascendenze thrash e in particolare Metallica, grazie anche al cantato di Knut Erik Solhaug a tratti simile a quello di James Hatfield, oltre al recupero di atmosfere essenzialmente heavy metal. Si, ovviamente non mancano i Black Sabbath, ma in questa seconda prova dei norvegesi proprio questo elemento è mitigato. Il sound è più fluido e “Nights Under the Round Table” è un lavoro che definisco stoner, ma in senso lato. Siamo più sul versante southern-heavy, grazie ad un suonare delle chitarre meno dogmatico e meno invischiato appunto con la canonica ascendenza dei Black Sabbath. Le atmosfere producono melodie fluenti, ma senza mai essere commerciali o scontate. Lo stesso cantato di Solhaug acquisisce una maggiore consapevolezza di se stesso, offrendo prove ricche di un pathos maggiore. Anche questa volta gli Svölk hanno saputo farcela!

(Alberto Vitale) Voto: 7/10