copTheVintageCaravan(Nuclear Blast) Al terzo album, questi islandesi sono di difficile classificazione. Nonostante tutto, dall’artwork al nome ai suoni faccia presupporre pura psichedelia anni settanta, c’è qualcosa di misterioso e avvolgente nel loro suono. Una prima ascoltata alle singole tracce non è sufficiente. Se da un lato infatti timbro di voce e distorsioni di chitarra sono canoniche e strasentite, linee vocali e accordi in continuo movimento donano al platter una fluidità e nel contempo una frammentarietà nella struttura canzone molto pronunciate. Le atmosfere sono quelle tipiche settantiane, con il doom inglese come principale componente ispiratrice. Ma vi è anche un inedito (per il genere) gusto per le melodie maideniane che non stona per nulla con il cadenzato suono funereo tipico dei Black Sabbath (“Eclipsed”). Tutta la release è un continuo cambio di velocità. A momenti quasi stoner si alternano parti più desert. Ma vi è un filo conduttore che amalgama splendidamente il tutto e, signori e signore, questo filo si chiama personalità. Sulla produzione e il mixaggio non si può che compiacersi del lavoro della Nuclear Blast, ormai una garanzia per la buona resa dei suoni. Difficilmente il disco si toglierà dal lettore, anche dopo un bel po’ di ascolti. Contagiosi.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10