(Via Nocturna) “Chaos War Death” è un esempio di black metal suonato in maniera energica ma attraverso una produzione che rende tutto un po’ patinato. Persino il denso basso del sessionman Piotr Jankowski è ampiamente rintracciabile in ogni passaggio dell’album. Una produzione di fatto levigata non è un male e il black metal non è necessariamente un atto di ruvida manifestazione musicale. Al contempo “Chaos War Death” nella resa ben studiata e imbellettata, casca in qualche pecca di prevedibilità. Il duo polacco Dimu, chitarre, e Hate, voce, viene affiancato da due sessionman, il secondo è Krzysztof Klingbein alla batteria. Sui sette pezzi che costiutiscono l’album, tre sono redatti da Bani, un autore esterno. Nello specifico sono “Chaos”, “War” e “Death” i quali appaiono come dei strambi intermezzi officiati con l’uso di elettronica, sampler, basi techno. Si frappongono dunque tra quattro pezzi, dove tutto viene sparato fuori con un certo ordine fornito anche dal missaggio. Altalenanti blast beat si alternano a tempi medi, mentre un cantato sfrontato e alquanto udibile nelle liriche espresse, producono una sequenza di riff e ritmi che pescano sia dall’old school quanto da tracce di stile moderne. Meno di ventiquattro minuti per un EP che ha una bussola di stile variabile, come dimostra l’iniziale e selvaggia “Napalm Brightens the Night”, una canzone dirompente ma già meno articolata e disciplinata nella conformazione rispetto per esempio alla canzone “Mother Death”. Resta poi “Deathmarch” che possiede qualcosa dei Gehenna e Impaled Nazarene, mentre “Summoning” ha uno stile molto vicino all’ondata black metal dei primi anni ’90.

(Alberto Vitale) Voto: 6