(Iron Bonehead Productions) Posso capire che per molti il black metal debba essere anti commerciale, con produzioni minimali e un po’ tutti i cliché che hanno caratterizzato la scena fin dagli albori. Eppure non capisco l’utilità di un album come “Supreme Command Of Satanic Will”, esordio dei canadesi Trajeto De Cabra. Il suono della chitarra è caratterizzato da una fastidiosissima distorsione zanzarosa, il rullante della batteria fa rimpiangere quello di “St. Anger”, il basso non pervenuto ed una ‘voce’ (rantolo?) che sembra provenire dal sottoscala. La registrazione sembra uscita da un vecchio quattro piste. Tutto ciò rende le parti veloci inascoltabili, talmente il suono è impastato, al punto che l’unico brano che salverei è “Scythe Of Pestilence”, dal riffing di matrice funeral doom accompagnato da una voce recitata. Altra cosa da salvare è il lavoro del batterista, il quale ci sa fare dietro le pelli. Lavoro che viene gettato alle ortiche dalla scellerata produzione. Un disco oltremodo trascurabile.

(Matteo Piotto) Voto: 3/10