(BadGod Music) Hanno il nome di una bomba atomica sovietica, ma loro sono spagnoli e suonano blackened death metal. Il trio di Malaga si ispira ai Marduk, Gorgototh e Satyricon per le fasi prettamente black metal e di conseguenza creano un orizzonte di suoni violenti, tirati e aggressivi. “Neowarfare” è così una devastante narrazione di guerra, armi di distruzioni di massa e della violenza dell’uomo. Ovviamente i Tsar Bomb prediligono l’aspetto veloce del songwriting, pur cedendo qualche spazio ai mid tempo ma sempre in modo parsimonioso. Nella sostanza l’album è ben suonato nella sua totale devozione ai crismi del blackened death metal, questo significa anche che la voce di Ocram, le chitarre di Ivan e il basso di Lord Cabal (anche seconda voce) rientrano nel calderone e quindi senza troppi spunti di personalità. Si noterà l’assenza di un batterista, tamponata dall’uso della drum machine i cui suoni risultano quasi veritieri. Chi è appassionato del genere troverà gradevole questo innesco smisurato di megatoni, soprattutto per le agguerrite fasi black, mentre per gli altri una release del genere potrebbe portare pochi stimoli.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10