copunderworldcollection(Autoproduzione) Questa compilation, seconda uscita di una serie che promette ancora nuovi titoli (MetalHead ha già recensito il “Chapter I” QUI), presenta quattro band che si sono affidate alla direzione artistica del celebre guitarist e produttore Gabriele Bellini. Degli Heretic’s Dream ho parlato abbondantemente QUI, quindi concentriamoci sugli altri tre act. Dopo il gradevole (ma forse non è l’aggettivo giusto…) death/goth/prog dei modenesi Graves of Nosgoth, che si servono anche di cori e di voci femminili per una miscela sonora di grande impatto, i No one cares ci presentano un arrabbiatissimo metalcore che funziona soprattutto nel brano in italiano, “Intolleranza”, dall’eloquente refrain “Andate tutti a fanculo”. Ma la band migliore del lotto mi sembra senza dubbio Planters Punch: un indie/alternative rock (se esiste) molto lontano dai miei ascolti abituali, ma con un eccellente gusto per la melodia e per testi ancora in italiano di mirabile musicalità. Una bella iniziativa per promuovere band emergenti.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10