copvalknacht(PRC Music) Ottimo pagan black metal dai canadesi Valknacht: questo è il loro terzo disco, ma il primo che mi capiti fra le mani. I nostri pescano a piene mani dalla mitologia norrena, ma da una prospettiva che si rivela interessante: non ho visto i testi (peraltro in francese), ma comunemente la morte del malvagio gigante primordiale Ymir, dal quale hanno avuto origine i nove mondi, è vista come una giusta uccisione e non certo come un ‘sacrificio’… “Normandnorum Ira” non è una semplice intro, è un brano di una epicità straordinaria, preludio all’ancor più solenne “Bataille de Maldon”, quasi dieci minuti di partiture maestose che, con grande accortezza, procedono sempre su tempi lenti, senza ‘rovinare’ l’atmosfera con parti troppo black o accelerazioni eccessive. Se invece preferite adagiarvi su altri lidi, “Sur les Ruines de Rome” è il pezzo pure black radicale, tirato ed estremo; ma non disprezzerei “Chants de Guerre”, dotata di una forza propulsiva molto Manegarm. “De Murmures et de Givre” torna su toni profondamente epici, vicini a quelli degli Equilibrium, e il circolo si chiude con il pezzo di black veloce “Le Carmin des Anges”. L’unica cosa che manca a questo disco è una ballad acustica, con quella sarebbe stata davvero un capolavoro.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10