(Scarlet Records) Quarta fatica discografica per gli svedesi Veonity, che danno un seguito all’ottimo “Legend of the Starborn” … seguito che – devo dirlo anche da grande ammiratore della scena power scandinava – stavolta è meno frizzante, vario e incisivo. La scaletta, contenuta, prevede intro e dieci brani. “Graced or damned” inserisce qualche elemento più prog, ma non rinuncia a un ritornello aperto e ultramelodico; più alla Stratovarius degli ultimi anni “Back into the Dark”, mentre “Where our Memories used to grow” rimanda al power scandinavo di nicchia di inizio anni 2000, fra i mai dimenticati Celesty e i Dragonland della seconda fase. Un approccio più duro, con Anders Sköld ai limiti della propria estensione canora, in “Acceptance”; un afflato epico spira in “Center of the Storm”, che mi ha ricordato i gloriosi Dreamtale, poi con la conclusiva “Fear of being Alive” i nostri sfoderano un brano di alto calibro, dove funzionano bene le parti vocali. Nulla che non vada e del resto la band è già ben rodata: ma stavolta mi pare innegabile che il songwriting sia più standardizzato.

(René Urkus) Voto: 6,5/10